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Le
antiche rogge, che dal Fersina scendevano verso il centro storico
per sfociare poi nell' Adige, costituivano il vero motore, il
reticolo energetico della cittą prima dell'avvento dell'
elettricitą. E la sua vera ricchezza. Le rogge infatti muovevano i
molini, facevano funzionare le seghe e i magli dei fabbri, servivano
alle concerie che si concentravano nell'attuale piazza Battisti,
prestavano l'acqua alle lavandaie. L'acqua era purissima, si poteva
bere e animava tutto il contesto cittadino dando luce e vita alle
case. Come in questa immagine degli anni '20, in via Roggia
Grande, dietro la Banca di Trento e Bolzano, dove il movimento della
roggia e delle donne che vi lavorano si salda con la leggera
intelaiatura dei balconi in un equilibrio strutturale irripetibile.
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